Il ruolo del D-Mannosio nella cura delle cistiti…e non solo!

Alleato fondamentale nella terapia delle cistiti, delle uretriti, delle vaginiti e della sindrome dolorosa vescicale (cistite interstiziale)
Il D-mannosio, come il più noto glucosio, è un monosaccaride, costituito da una sola molecola di zucchero, e solitamente si estrae dal legno del larice o della betulla, ma si trova anche in alcuni frutti e verdure tra cui il cranberry (mirtillo rosso), le mele, le arance, le pesche, i broccoli, i fagioli verdi. Una volta ingerito viene scarsamente assorbito dalle cellule del nostro organismo, quindi è sicuro anche in soggetti diabetici, e in gran parte è eliminato non metabolizzato attraverso le feci e le urine. Il meccanismo d’azione alla base della sua attività anti-infettiva è rappresentato dall’ inibizione competitiva dell’adesione batterica, in particolare di Escherichia Coli (il principale responsabile delle infezioni delle vie urinarie). D-Mannosio infatti si attacca alle adesine dei batteri (proteine che permettono “l’aggancio” del battere alla parete vescicale), evitandone così l’attecchimento. L’elevata affinità del D-mannosio per le adesine di E. coli è stata dimostrata anche nei confronti di molti altri batteri dotati di fimbrie come Pseudomonas aeruginosa. D-Mannosio in questo modo facilita il distacco dei batteri e la loro conseguente eliminazione con il normale flusso urinario.
Un’altra importante funzione del D-Mannosio sembra quella di legarsi alle tossine prodotte dai batteri e in grado di danneggiare gli strati dell’urotelio vescicale, quindi una funzione protettiva.
Da molti studi inoltre emerge anche un’ulteriore funzione molto interessante, quella riparativo-ricostruttiva: D-Mannosio contribuisce alla ristrutturazione dello strato di mucopolisaccaridi (Glicosaminoglicani, GAG) della parete vescicale e della mucosa vaginale danneggiate, garantendo così una maggiore protezione da successivi insulti batterici (Panneerselvam K et al., 1997; Alton G et al., 1998).
Di conseguenza, l’utilizzo del D-mannosio rappresenta sempre di più una strategia vincente sia in profilassi sia come cura delle infezioni delle vie urinarie e vaginali, poiché impedisce l’impianto del microrganismo a livello dell’epitelio vescicale e vaginale, ne facilita il distacco meccanico, protegge l’urotelio dal danno delle tossine e ripara la barriera dei GAG. Proprio per queste funzioni di protezione e riparazione, il D-Mannosio trova un ruolo importante anche nella terapia di cistiti abatteriche, nella sindrome dolorosa vescicale, nella cistite interstiziale e (ricordando che il tratto prossimale dell’uretra è rivestito da urotelio) in alcune forme di uretriti.